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domenica 29 settembre 2013

Armonie senza tempo. Una serata nel chiostro in compagnia di "48 Lugana"

Bevi il tuo Lugana gio­vane, gio­va­nis­simo e godrai della sua fre­schezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la com­ple­tezza. Bevilo decenne, sarai stu­pe­fatto dalla com­po­sta auto­re­vo­lezza. (Luigi Veronelli)

Bella l'immagine del chiosco animato. Solo nella prima ora e mezza — dall’apertura scattata alle 18 fino alle 19.30 — erano già entrate oltre 750 per­sone. Ieri sera, sabato 28 set­tem­bre, la mega­de­gu­sta­zione del bianco Lugana ha regi­strato, si può dirlo e pure scri­verlo, il tutto esaurito!
Grande suc­cesso per l’evento pro­po­sto dalle 48 aziende pre­senti con i loro vini Lugana Doc alla III edi­zione di “Lugana, Armo­nie senza tempo” pro­po­sta dal Con­sor­zio di tutela presso il chiostro Santa Maria De Senioribus del Museo civico-archeologico G.Rambotti, in cen­tro a Desen­zano del Garda. Dopo due ore e mezza, si erano già supe­rati i mille ospiti accre­di­tati. 
Il chio­sco illu­mi­nato a sera, affol­lato di gente e di calici, ha richia­mato una gran folla (per tutta la sera alle sca­li­nate d’entrata si è man­te­nuta la coda per l’ingresso). L’entrata libera, il bel tempo ancora estivo e la loca­tion ele­gante non­ché la posi­zione cen­tra­lis­sima, e pro­prio sul lago, hanno fatto la loro parte.
La serata orga­niz­zata dal Con­sor­zio di tutela diretto da Carlo Vero­nese e pre­sie­duto da Luca For­men­tini (dell’azienda Selva Capuzza di Desen­zano d/G) ha rac­colto un’ampia par­te­ci­pa­zione, ben oltre le aspet­ta­tive. Molto sod­di­sfatti gli orga­niz­za­tori, i pro­dut­tori in pri­mis e anche l’amministrazione comu­nale. Il bianco Lugana del Garda, 12 milioni di bot­ti­glie all’anno, si con­ferma un vino sem­pre più apprez­zato dal pubblico.
Appun­ta­mento alla pros­sima edi­zione. Su quale sarà la sede solo indi­scre­zioni. Peschiera del Garda ambi­rebbe al bis dell’evento (ricor­diamo che la prima fu nella cit­ta­dina ari­li­cense, sede del Con­sor­zio, e la seconda si svolse lo scorso anno a Salò).

Grazie al direttore Carlo Veronese per la compagnia e agli espositori per la professionalità. Un’altra gradevole serata di “fine estate” di cui rimarrà traccia.

sabato 28 settembre 2013

Gardaland Story: salvataggio... impellicciato!

Spaventato, ma salvo. Una storia a lieto fine, e a quattro zampe… che ha per protagonista un micino tigrato di circa due mesi e un gruppo di amanti degli animali. Ve la racconto perché è sentita :-)

Questa settimana, nella giornata del 26 settembre, a spezzare la routine del parco divertimenti di Gardaland - a Castelnuovo del Garda (Vr) - è avvenuto il salvataggio di un cucciolo di gatto tigrato rimasto intrappolato per alcuni giorni in una delle attrazione più amate dai bambini, il Fantasy Kingdom. Lo sventurato micetto, di razza europea (come si nota dalla foto), si è salvato grazie alle segnalazioni di alcuni ospiti e all’intervento dei Vigili del fuoco che lo hanno soccorso. Ancora qualche ora e, probabilmente, non ce l’avrebbe fatta.
La sua storia è iniziata male. La madre del gattino, abitante abusiva del parco, aveva deciso di fare i cuccioli proprio sopra il tetto di uno degli edifici del Fantasy Kingdom, l’area tematizzata dedicata ai bambini. Doveva aver pensato la gatta che quello fosse un luogo sicuro, al riparo da sguardi e interventi indiscreti. Senza considerare, però, il pericolo del pertugio sottostante. Una fessura profonda che taglia il muro, dentro cui è caduto proprio uno dei suoi gattini. Sfortunatamente, il piccoletto è finito dritto in fondo a quella fenditura, solo e intrappolato. Uno spazio largo un paio di centimetri al massimo, al buio e senza via d’uscita.
La sua fortuna sono stati gli ospiti di passaggio al Fantasy Kingdom (nell'immagine sotto, tratta dal sito di Gardaland) La gente, avvertendo uno strano miagolio, ha segnalato ai Vigili del fuoco la presenza – probabilmente dicevano – di un gatto, incastrato da qualche parte, dietro il muro dell’attrazione. Sentendo il lamento, mossi a compassione, gli ospiti avevano allertato anche al personale. E, grazie alle persone che ancora amano gli animali, ieri i Vigili del fuoco sono potuti intervenire creando nel muro una fessura per offrire al micino la via d’uscita.
La curiosità era tanta. E la preoccupazione di molti era di trovare il cucciolo morto, considerato che qualcosa da mangiare gli ospiti erano riusciti a passarglielo, ma non da bere. Essendo poi così piccolo e indifeso, si temeva davvero il peggio. Per fortuna, però, è andato tutto bene e la nostra storia può vantare un lieto fine. 
Il tigrato, giovane ma a quanto pare forte, è stato ritrovato vivo e portato in salvo dopo la sua disavventura che a poco tempo dalla nascita già lo rende un mezzo eroe del parco. Il piccoletto è stato poi rifocillato con cibo e acqua fresca. Il fagottino di pelo arruffato ora si candida per essere accolto e coccolato da qualche generosa famiglia. Si accettano volontari.
Per finire, un grazie agli ospiti attenti e sensibili e ai volontari animalisti che si sono interessati al caso e che interverranno per sterilizzare la madre distratta, ospite abusiva di Gardaland.

L'articolo è pubblicato anche su: http://www.gardanotizie.it/gardaland-quattro-zampe/

mercoledì 25 settembre 2013

Indian Emotion, dopo l'evento i bei ricordi...

La serata INDIAN EMOTION al Residence e Ristorante San Rocco di Soiano del Lago ha chiuso l’estate in maniera spettacolare. Una vista mozzafiato per una sfilata di emozioni, temperatura perfetta e oltre 150 persone sulla magnifica terrazza vista-lago, a bordo piscina per l’evento creato a sigillo dell’estate gardesana. Con la presenza dell'Associazione Lankama attiva nel Sud dell'India, a cui è stato destinata una parte del ricavato.

La passerella di abiti, nuova collezione autunno Indian&British della giovane stilista Cristina Girelli (di Castel Goffredo, in provincia di Mantova), ha affascinato il pubblico grazie al portamento delle undici modelle, che ringraziamo per la disponibilità e la professionalità. 
Un grazie di cuore, visto il successo della serata e le belle immagini che ci restano come ricordo, a tutti quelli che hanno collaborato e reso possibile questo evento di fine estate, a partire dalla famiglia Manestrini al completo fino ai gentili ospiti, amici e conoscenti, presenti all’apericena in terrazza. Dopo il tramonto, lo spettacolo romanticissimo a bordi piscina. 
E, in attesa della nuova collezione – questa volta primavera/estate – di Cristina Girelli desidero ringraziare ancora una volta tutto lo “staff” di Indian Emotion, evento magico e suggestivo per merito di:

Paolo e Nicoletta Manestrini, Rebecca Desenzano ovvero la “socia” Stefania Sartori, Tocco Di Luce AcconciatureMassimiliano Giovanazzi per il prezioso service, grazie alle foto e all’aiuto di Sandro BegaliDiego GiardinettoIlaria Pilati, i volontari di Lankama Onlus per l’India a cui è andata una parte del ricavato della nostra serata e tutte le meravigliose modelle che in passerella hanno portato con eleganza e meravigliosa presenza gli abiti di Cristina Girelli. Protagonista assoluta del nostro evento chic!

Noterete negli abiti ideati da Cristina, dai temi India&British, la scelta particolare dei colori, l’elevata tecnica sartoriale, l’attenzione e la cura dei dettagli, la voglia di sorprendere e di sedurre con classe, pur non rinunciando a quel pizzico di grinta che non guasta! In passerella sia abiti da giorno, da cocktail e anche da sera. Femminilità e personalità risaltano in ogni capo. E, novità decisamente alla moda: l’uso del macramè... 
Per vedere altre immagini della serata Indian Emotion: clicca qui o anche qui



Foto di Diego Giardinetto, Ilaria Pilati e Sandro Begali
Organizzazione evento: Francesca Gardenato & Stefania Sartori

sabato 21 settembre 2013

Enrico Ruggeri a Casa di Beniamino, ospite di Don Mazzi

Condivido con voi questa notizia, a pochi chilometri dal Garda. Nuovi progetti, sempre per i giovani, e un ospite d'eccezione a 'inaugurarli'. Domani sera dalle 18 il cantautore Enrico Ruggeri sarà ospite a Casa di Beniamino (a Cavriana, nel Mantovano), come testimonial dei progetti "Pienamente", nati dall'impegno della famiglia Sinico e dal sostegno della Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi.
L'appuntamento con Enrico Ruggeri si inserisce all'interno della Giornata dell'Amicizia, organizzata per il 22 settembre a Casa di Beniamino, che sarà anche l'occasione del lancio della nuova campagna di tesseramento “Amico sostenitore” della Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi, basata sullo slogan “Un piccolo gesto per grandi progetti”.

Enrico Ruggeri, dopo aver eseguito alcuni dei suoi maggiori successi, parteciperà infatti alla presentazione al pubblico dei progetti Pienamente: scuola e sicurezza stradale, musica e sport sono gli assi portanti delle iniziative della famiglia Sinico. 
I progetti intendono creare centri di aggregazione per ragazzi e anche insegnanti ed educatori preparati per seguire le attività dei giovani.
“Il mio sogno è quello di portare la musica nel cuore dei ragazzi, farli appassionare alla musica, rendendola strumento di aggregazione e sano divertimento”, dice Claudio Sinico. “Un valore importante che mi piacerebbe trasmettere ai ragazzi è quello dello stare insieme, con un obiettivo comune... il bello è il lavorare assieme attorno ad una passione comune”.
Giovanni Mazzi, direttore della Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi, aggiunge: “Ad Enrico Ruggeri, testimonial del progetto Pienamente, chiediamo di essere propulsore delle attività delle nostre scuole di musica. Il prossimo passo è per noi quello di organizzare un concorso musicale per giovani, mettendo in palio una borsa di studio per un corso di musica destinato al gruppo musicale vincitore”.



mercoledì 18 settembre 2013

Una chiacchierata con Francesca Marsetti. Professione? "Faccio la chef a casa tua!"

Di solito uno chef si realizza nell’aprire un ristorante, poi arrivano il plauso della critica magari pure le stelle Michelin… Francesca Marsetti ha scelto invece di farsi aprire le porte di casa, in giro per l’Italia. 
Non si annoia mai la 37enne bresciana, chef a domicilio che presto vedremo sul mezzogiorno di Rai Uno. Per la rete, Facebook e gli amici lei è “Franci Chef”. Cucina creativa e tanti progetti, tra cui la tv. Affabile e sorridente, follemente innamorata del suo mestiere, da settembre la vedremo ospite del programma “La Prova del cuoco” di Rai Uno, in compagnia di Antonella Clerici
La scorsa stagione, rivela, «ho partecipato al concorso “Caccia al cuoco” e, tra tanti uomini, ho vinto io!». Grande soddisfazione per la chef, che aggiunge: «Da sabato 21 settembre sarò in tv con la prima diretta; ho firmato un contratto che mi vuole parte dello staff per 18 puntate».

«Un ristorante diverso tutte le sere. Non mi annoio mai!» 
Francesca Marsetti, solare e piena di inventiva, lavora come chef a domicilio in tutta Italia e anche all’estero. Mi chiamano per cucinare a casa o in location particolari, costruisco con i miei clienti il menù e, a seconda delle richiesta e del numero di persone, mi muovo da sola o con dei camerieri. Mi basta un piccolo spazio per coccolare il cliente e rendere la serata gustosamente indimenticabile».
A Clusane d’Iseo, nel Bresciano, la cuoca ha la sua sede operativa: “L’officina del gusto”, il laboratorio artigianale dove studia come stupire e conquistare il palato dei suoi clienti, cerca nuove combinazioni, cucina dolci e dolcetti, prepara la “mise en place” per le sue cene a domicilio.
Francesca si è un po’ inventata questa professione, non senza prima aver fatto esperienza e sacrifici. «Diciamo che ho creato questo lavoro dello chef a domicilio perché mi permette di fare in modo flessibile quello che mi ho sempre adorato: cucinare. In un periodo economicamente delicato, mi permette di contenere le spese, dato che non ho altri costi oltre al mio laboratorio. Lavoro su commissione e faccio la spesa al momento, così riesco anche a far quadrare i conti».
La sua è «una cucina creativa» e privilegia «ingredienti del territorio e tutto ciò che è italiano». Le piace «comporre per ottenere sapori diversi, fuori dagli schemi».
Figlia d’arte, cresciuta in mezzo alle padelle: da padre macellaio e mamma cuoca. Dopo la scuola alberghiera e il diploma, racconta la chef bresciana, «grazie al sostegno miei genitori che mi hanno permesso di proseguire questa strada, ho lavorato in ristoranti importanti. Sono stata a Venezia in un’università di perfezionamento cuochi dove arrivano chef da tutto il mondo e da studente ho imparato molto lavorando gratis. Poi ho iniziato a fare pratica sia in cucine giapponesi che in cucine del territorio, per avere una preparazione a tutto tondo: dal manzo all’olio di Rovato alla pasticceria, al sushi giapponese…».
Insomma ha sudato e acquisito un bel bagaglio Francesca, tra i suoi 18 e 20 anni. Anziché spassarsela, lavorava sodo. 
Tante lacrime prima, tanto onore dopo. «I giapponesi in cucina hanno un rigore e un rispetto degli alimenti quasi maniacale, in ogni fase della preparazione del cibo: dal lavaggio del riso alla preparazione del pesce. Per me questa è stata un’esperienza di vita, oltre che una grande scuola».
Poi è iniziata l’avventura dello chef a domicilio: «Un lavoro fantastico e anche faticoso – commenta –, come tutte le attività artigianali, ma che mi offre la possibilità di viaggiare quando voglio. Con un po’ di organizzazione, per il laboratorio artigianale, quando mi chiamano prendo e parto». 
Per esempio? «Quest’estate sono stata venti giorni a casa di un arabo a cucinare per le sue vacanze in Spagna e ora sto per firmare un contratto per andare a cucinare per l’FBA a Orlando, in Florida».
Come funziona la cucina a domicilio? 
«La signora o il gruppo di ragazzi o chi vuole la cena pronta mi chiama, io faccio il sopralluogo della cucina per capire se è abbastanza attrezzata o se devo portare il necessario; insieme scriviamo il menu e decidiamo il giorno. In laboratorio sbrigo gran parte del lavoro (pulisco il pesce, mondo le verdure, lavo la carne, ecc.) e metto tutto nei contenitori, poi cucino a casa ma senza sporcare né creare troppo disordine. Sotto le otto persone mi muovo da sola, per i tempi svelti della cucina; dagli otto invitati in su, porto con me uno o più camerieri, a seconda del numero e del tipo di servizio richiesto».
Non c’è un menù preimpostato, “Franci Chef” si presta a tutto, a seconda delle esigenze e del luogo: dalla carbonara o la grigliata da 20 euro alle supercene romantiche per due persone con servizio al bicchiere e duecento euro di spesa. «Mi adatto, basta che il cliente sia felice!» 
L’estate se ne sta andando e il lavoro non è mancato, anche sul Garda. Le ricette più gettonate nella bella stagione sono «la catalana di crostacei o astici e le verdure fresche. C’è stato anche un ritorno alla pasta fredda – dice – che non è banale, se di qualità, ben cotta e con i suoi condimenti giusti e freschi. In questi mesi ho fatto anche molte cene in piscina, con pasta e cereali take-away».
L’autunno è in arrivo e qui, anticipa Francesca Marsetti, «si preparano i risotti, mentre d’inverno la fanno da padroni il guanciale o brasato con la polenta, il manzo all’olio, la trippa o il baccalà… C’è un ritorno alla cucina genuina di una volta, ai piatti delle nostre nonne perché sono piatti che oggi nessuno sa fare e stanno uscendo dalla tradizione».
Poi ci sono i corsi di cucina creativa, molto richiesti dalle signore e non solo. «Li faccio perlopiù privati, su misura: di solito, si mettono insieme alcune amiche e mi dicono cosa vogliono imparare a cucinare, il corso dura circa 4 ore e alla fine le signore si portano a casa le porzioni dei piatti preparati insieme. Fatti nella loro cucina, con le loro pentole e il forno di casa: in questo modo sono certe che sapranno ripetere quanto appreso». 
Però, a chiamata, Francesca tiene anche corsi presso strutture e scuole private o, come accade a ottobre, sugli yacht ancorati a Lampedusa.

C’è tanta discriminazione, osserva infine la chef a domicilio, «tra chi si sa vendere bene e chi no. Io mi ritengo un cuoco, sto in cucina a spadellare e magari curo poco la mia immagine e la parlantina, ma di fatto so fare da mangiare e far felice i miei clienti. Sfatiamo il mito dello chef a domicilio costoso: mangiare a casa propria ciò che più si ama, comodamente servito e coccolato, non è come stare al ristorante in mezzo a tanta gente e consumare un piatto qualsiasi della carta». 

[Articolo di Francesca Gardenato, pubblicato sul settimanale Verona Fedele dell'8 settembre 2013, rubrica Terra&Tavola]




lunedì 16 settembre 2013

Sfilata di fine estate, a bordo piscina. Con gli abiti di Cristina Girelli

Un evento di fine estate dal titolo “Indian Emotion”, tra i colori, i profumi, i tessuti dell’India e la solidarietà di Lankama Onlus (associazione di Pozzolengo). Vi aspettiamo per un “apericena di fine estate” domenica 22 settembre dalle ore 18. Il Residence San Rocco apre le porte alle opere di un’artista locale, Cristina Girelli, originaria di Castel Goffredo (Mn). Seconda classificata al 2° Concorso nazionale di moda musicale “Vesti la Musica... in abito da sera” (2013) con l'abito ispirato al musical Aladin, la stilista lavora nel tessile e nella moda e presenterà al pubblico la sua nuova collezione autunno/inverno.

In questa serata con aperitivo e cena a buffet, domenica 22 settembre al Residence San Rocco di Soiano (in via P.Avanzi 11), non mancheranno i vini e l’olio del Garda. Durante l’“apericena”, un’occasione per salutare l’estate in modo chic, Cristina Girelli presenterà i suoi ultimi capolavori con una passerella a bordo piscina.

I colori si mescolano tra loro e sopraggiunge l’incanto: agli immancabili bianco e nero, si alternano le pietre come zaffiro, graffite, oro, argento, gli atmosferici ossido, azoto, vetro e i metropolitani bottiglia, latte e caffè. In particolare, due sono i temi ispiratori, raccolti nella nuova collezione della stilista: India & British.
L’India, con il lusso dei materiali, delle lavorazioni, dei tagli sartoriali, per una donna alla ricerca dell’eleganza, della sensualità, della raffinatezza ma con “grinta”. Tessuti preziosi come il pizzo, il cady, l’organza, il taffeta, sono completati da passamanerie in stile indiano, da stampe a motivi jacquard, da accessori gioiello, borchie e catene che rimandano alla mente l’idea di ricchezza opulenta spesso ricorrente su tessuti e abiti di derivazione indiana.
Il British, tema riferito ai tessuti classici come il tartan, il principe di galles, il lino, il pizzo a motivo zig-zag, rivisitati in chiave moderna per una donna di classe che non rinuncia alla tradizione.
In caso di pioggia l’evento si svolgerà nell’accogliente sala interna del Ristorante San Rocco. Il ricavato dell’evento sarà destinato all’associazione Lankama Onlus che nel Sud dell’India gestisce una scuola-convitto per bambini e vari laboratori per ragazzi. Presidente del sodalizio è Loredana Prosperini che, con l’aiuto di alcuni volontari e la generosità di molti amici, ha creato anche il nuovo “LanakamAtelier”, un laboratorio di sartoria e bijou per offrire un lavoro equamente retribuito a ragazze e donne indiane.

CHI È CRISTINA GIRELLI:

Cristina nutre da sempre un forte interesse e una passione per la Moda in tutti i suoi risvolti.
Diplomata nel 2011 come Tecnico dell’abbigliamento e della moda all’Istituto superiore “Bonomi-Mazzolari”  di Mantova, Cristina dal 2004 lavora presso il Calzificio Alessandra Srl di  Casaloldo (Mn), Ufficio “Stile” e “Ricerca&Sviluppo”. Dove si occupa di disegnare le collezioni di calze/collant donna e bambina, analizzare e ricercare tendenze moda, colori e accessori, collaborando con i tecnici dell’azienda per realizzare le campionature. 
Dal 2012 al 2013 ha frequentato il corso professionale di Stilismo all’Accademia del lusso di Milano e, tra i suoi interessi extraprofessionali, c’è anche il teatro: è costumista per la Compagnia teatrale “Le Maschere” di Medole (Mn), con cui collabora dal 2004. [Le foto di Cristina sono di Daniele Maffietti]

Ufficio Stampa e organizzazione evento: Francesca Gardenato


martedì 10 settembre 2013

Open Day a Cavalcaselle: presentazione nuova scuola di musica e teatro

Questa domenica 15 settembre dalle 16 alle 19: “Open day” al Circolo Noi di Cavalcaselle per presentare le nuove attività culturali 2013/2014, in partenza da metà ottobre!
Ingresso libero


Ci sarò anche io, con il mio corso di scrittura per carta e web a bordo di questa nuova avventura che l’associazione culturale “Euterpe” mette in moto, in collaborazione con “Gardart”. La scuola di musica, teatro e laboratori culturali si presenterà al pubblico questa domenica 15 settembre, dalle 16 alle 19, con un pomeriggio a tutti coloro che vorranno saperne di più, grandi e piccoli. Assaggio delle attività e merenda offerta.

I corsi partiranno poi dal 15 ottobre prossimo (fino a maggio 2014), sia per i bambini che per gli adulti al Circolo Noi di Cavalcaselle (frazione di Castelnuovo del Garda), in via Fiera 13. All’oratorio sono invitati tutti gli interessati a scoprire il nuovo progetto culturale: un contenitore di proposte per tutte le età, ovvero laboratori di teatro e storie per bambini, adolescenti e adulti, vari corsi di musica (pianoforte, sax, violino, chitarra), attività “ricreattive”, corsi dizione e lettura espressiva, laboratori di scrittura e conversazione in inglese. 
La comunità di Cavalcaselle, guidata dal parroco don Franco Perazzani, offre così «nuove opportunità di formazione e impiego del tempo libero ai più giovani e a chi desidera imparare a suonare uno strumento, recitare o coltivare la propria passione».
Domenica 15 settembre, promettono gli organizzatori del Circolo Noi di Cavalcaselle e delle associazioni che curano il progetto culturale, «sarà un pomeriggio tra amici, l’occasione per conoscere gli insegnanti, avere un piccolo assaggio delle proposte e dei programmi e iscriversi ai corsi in partenza già da ottobre e fare merenda insieme. L’ingresso è libero, vi aspettiamo numerosi!»
Info e programma: www.gardart.it, info@gardart.it, tel. 347.0773850, anche su Facebook; associazione EUTERPE tel. 347.2791335; Circolo Noi di Cavalcaselle tel. 328.3051476.
Ufficio Stampa: Francesca Gardenato


mercoledì 4 settembre 2013

La tigre della Valtenesi ha lasciato l'oasi e i suoi amici

La gabbia ora è abitata solo dalla leonessa, e da qualche settimana anche lei non mangia: sembra triste, sente la solitudine. Jack ha lasciato l'oasi della Valtenesi (nel verde entroterra del lago bresciano) il mese scorso. 

Jack, la mascotte dell’oasi degli animali, se n’è andato il mese scorso. Era un meraviglioso esemplare di tigre siberiana, 18 anni, cresciuto in Valtenesi, accudito con amore sin da cucciolo, allattato e svezzato da Roberto Dancelli (nella foto sopra) nel suo ‘parco’ di Bottenago, a Polpenazze del Garda. Stava spesso sdraiato facendo bella mostra della sua pelliccia tigrata, 230 chili di fierezza, allevato e amato dallo stesso proprietario che, da quando pesava pochi chili, non lo aveva mai lasciato.
La sua mamma, affidata all’oasi dal Corpo forestale dello Stato, era morta presto di tumore. E insieme a Chicca, la leonessa di 20 anni, Jack da qualche tempo condivideva la gabbia. 
Pur con la sua mole, ogni volta che Roberto entrava nella gabbia a trovarlo, Jack non mancava di strusciarsi a lui con affetto, come un devoto gatto di casa. Sentire le fusa di questo “micione” di quasi tre quintali, mentre invocava le carezze del suo ‘padrone’, era uno spettacolo singolare per i tanti ospiti che nella bella stagione visitano l’oasi di Bottenago.
Uno spazio di circa 33mila metri quadrati, dove Roberto Dancelli ha creato la “casa di accoglienza degli animali”. La sua passione. In quasi trent’anni l’oasi si è ampliata fino a diventare luogo di accoglienza e riparo per esemplari di ogni razza e provenienza, maltrattati, abbandonati o feriti (cigni, tartarughe, pappagalli, visoni, poi la tigre, l’orso, il puma, il leone…). Guai a chiamare zoo quello che il suo ideatore e proprietario ha concepito come «un ricovero, o un ostello», ben tenuto e curato in ogni dettaglio.
Questo posto, rimarca Dancelli, «purtroppo è diventato il punto di riferimento per chi non vuole più tenere con sé il “cucciolo” acquistato, o per i circhi che devono sostituire l’attrazione di turno perché troppo anziana. Se invece qualcuno ci chiede un animale in affidamento, lo regaliamo, purché vada in buone mani». 
Un brutto colpo la scomparsa di Jack, colpito da una malformazione ossea, per il 53enne bresciano che in Valtenesi è conosciuto come “coperturista” di tetti, ma nel tempo libero e per amore si prende cura di bestiole abbandonate nelle situazioni più strane, accogliendole tra le mura di questa “famiglia allargata”. 
Una realtà che si mantiene grazie al lavoro dei volontari e alle donazioni di amici e visitatori generosi. L'oasi è visitabile nei pomeriggi dei fine settimana, fino a ottobre.

(Fotografie di Sandro Begali)

lunedì 2 settembre 2013

I sogni si possono ancora avverare, basta volerlo!

Oggi, sulle pagine del GDB Lavoro (Giornale di Brescia), la bella storia di Eniko Toth e della sua nuova collezione ("Resort Collection"). 

Una testimonianza fresca e che fa ben sperare, quella della giovane stilista rivoltellese ora in Ungheria per lavoro, creativa e determinata, di cui ho scritto sul mio blog in occasione della recente sfilata durante la 47esima Festa del lago e dell'ospite 2013 (evento da me organizzato a inizio agosto insieme ad Eniko e ai Cuori Ben Nati) davanti a oltre un migliaio di persone al porto di Rivoltella. Grazie alla collaborazione di tante splendide ragazze!


domenica 1 settembre 2013

Desenzano, in arrivo il primo talk show!

In arrivo il primo talk show desenzanese. Nome forse poco originale – “La Gardesana” – e tema assai attuale – “La bellezza” – che verrà declinato sotto molteplici aspetti nelle conversazioni in piazza, con un team di autori di Mediaset e tanti ospiti (alcuni di casa) nel salotto della nostra città. Appuntamento in piazza Malvezzi, la prossima settimana. Seguiremo in diretta la realizzazione di un progetto in cantiere da mesi per tentare di restituire smalto e vivacità “culturale” a Desenzano del Garda.

Il salotto di piazza Malvezzi, a Desenzano, è pronto ad accogliere quattro serate in stile talk show, per la prima edizione di “La Gardesana”. Dal 10 al 13 settembre 2013, per rianimare il centro storico della "capitale" benacense, la città apre le porte a ospiti di livello nazionale, chiamati a confrontarsi con il pubblico su diversi aspetti di un unico tema: “La bellezza”. Posta in termini interrogativi e - si auspica - provocatori, l’affermazione del principe Myskin nell’Idiota di Dostoevskij, l’obiettivo della manifestazione sarà quello di rispondere a una domanda: “La Bellezza salverà il Mondo?
Pensato in stile “Maurizio Costanzo Show”, ogni sera dalle 21 in piazza Malvezzi, il salotto cultural-mondano sarà moderato dal giornalista Giovanni Terzi (giornalista e collaboratore del Giornale, anche opinionista televisivo) e animato da ospiti e pubblico. 
Sotto la regia esperta di Mario Maellaro, attuale regista di Paolo Bonolis per il programma “Avanti un Altro”, e un team di autori Mediaset che riprenderanno l’evento, Desenzano ospiterà  tra i vari nomi: Gianluigi Nuzzi (giornalista e direttore di Video news), Lucio Presta (agente dello spettacolo), Don Antonio Mazzi, Paolo Nespoli (astronauta), Livia Pomodoro (Presidente del Tribunale di Milano), Massimo Picozzi (criminologo), Giuseppe Di Piazza (editorialista Corriere della Sera) Francesca Lancini (fotomodella e scrittrice) e Camilla Baresani (scrittrice). 
L’iniziativa è della Fondazione Desenzano Sviluppo Turistico, che unisce commercianti e albergatori, con il sostegno e il patrocinio del Comune (Assessorato al Turismo) e della Camera di Commercio. Ingresso libero.