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venerdì 31 gennaio 2014

Teatro Sociale di Castiglione: domani la premiazione delle migliori vetrine

Domani sera, 1 febbraio 2014, torno al Teatro Sociale di Castiglione delle Stiviere (Mn) per presentare… sullo stesso palco che accoglierà il 13 febbraio "Ale e Franz"!

Serata evento per la premiazione del concorso “Distretto in vetrina” con i “Dì ’n del nas”
(di Luca Cremonesi)

Sabato 1 febbraio, si terrà a Castiglione delle Stiviere, presso il Teatro Sociale (via Teatro 1), la serata di premiazione del concorso, promosso dal Distretto del Commercio, “Il distretto in vetrina”. Come ogni anno verranno premiate le tre migliori vetrine dei negozi che hanno aderito all’iniziativa che si è svolta nel periodo natalizio.
La novità, quest’anno, è che oltre al premio della giuria, verrà assegnato anche un premio dal pubblico (giuria popolare) che interverrà alla manifestazione del primo febbraio. Ma non è l’unica novità di quest’anno, perché la serata del 1 febbraio vedrà esibirsi sul palco del teatro di Castiglione, due importanti realtà musicali che hanno nel dialetto la loro forza. 
Si tratta del giovane cantautore voltese Michele Mari che, accompagnato da Lorenzo Bertolini e Omar Ferlini, porterà in scena il suo ultimo spettacolo dal titolo “Michele Mari & The Furmentù Espiriens De Bu”. Lo show unisce teatro e canto, nasce dall’omonimo ultimo lavoro di Mari, scaricabile online. La sua musica nasce dalla grande tradizione dei cantautori anni ’70 italiani e americani, con una ricerca linguistica che lo porta alla scelta del latino dell’Alto Mantovano come lingua madre per le sue canzoni.
Al termine della premiazione, che si svolgerà dopo il mini concerto di Mari, e che vedrà le autorità premiare le migliori vetrine, salirà sul palco di Castiglione il gruppo di Castel Goffredo “Dì ’n del nas”. Formazione con ormai un’onorata carierà alle spalle, i “Dì ’n del nas” mancano da Castiglione da 18 anni, dal 1996, quando suonarono al Supercinema. 
Per questa occasione il gruppo castellano suonerà in formazione completa, ripercorrendo il suo lungo repertorio di 26 anni di attività. Il loro concerto inizierà alle 22.
Tutta la serata è gratuita con ingresso in teatro dalle ore 20.30 fino a esaurimento posti.
La serata è organizzata dal Comune di Castiglione delle Stiviere in collaborazione con i due Distretti del commercio “Commerciando tra castelli e casali dell'Aquila e del Leone” e “Gli itinerari del Mercante”, con i comuni di Castelgoffredo, Casaloldo, Casalmoro, Gazoldo degli Ippoliti, Ceresara, Asola e Castiglione delle Stiviere, e “Gli Itinerari del Mercante”, con i comuni di Guidizzolo, Cavriana, Solferino, Goito, Medole, Volta Mantovana, Monzambano. Presenta  la serata Francesca Gardenato.
(Sopra una foto della premiazione, edizione 2013)


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...ECCO LE FOTO DELLA BELLA E DIVERTENTE SERATA A CASTIGLIONE D/S...
grazie a chi c'era!




lunedì 27 gennaio 2014

Rivoltella fa festa per San Biagio. Tre giorni nella tensostruttura sul lago

(comunicato stampa)
«Abbiamo voluto dedicare ben tre giorni di festa al nostro patrono San Biagio e alla comunità di Rivoltella del Garda: da sabato 1 a lunedì 3 febbraio», annuncia il presidente dei Cuori Ben Nati Giuliano Garagna, sempre affiancato dal presidentissimo Luigino Mura.
Per la solennità del patrono San Biagio, vescovo e martire e protettore della gola, in calendario il 3 febbraio, il gruppo folcloristico più intraprendente del basso Garda organizza una tre-giorni di specialità gastronomiche, musica dal vivo e intrattenimenti vari. Tutto nella tensostruttura riscaldata, presso il parcheggio di Villa Brunati, su via Agello, vicino alla chiesa di San Biagio.
Sabato 1 febbraio alle 14 partirà la gara di briscola a coppie e poi, dalle 19, la serata in stile “festa della birra” sarà animata dai Los Caballeros: wűrstel e crauti, stinco di maiale e patate, karré affumicato e gulasch e l’immancabile birra, con musica bavarese a cura di CimelDj.
Domenica 2 febbraio, sempre nella tensostruttura, i Cuori Ben Nati organizzano una tombolata in famiglia dalle 14. Per chi invece preferisce trascorrere un pomeriggio musicale, nella chiesa di San Michele alle 15.30, la Corale San Biagio di Rivoltella offrirà un concerto, diretto dal maestro e organista Stefano Chinca, per solennizzare la festa del patrono (entrata libera).
La sera, ancora festa con i Cuori Ben Nati e il maxispiedo “del Tilio”, a seguire musica con la "Titti Castrini Band" (spiedo solo su prenotazione, per i biglietti telefonare allo: 360.310270).
Lunedì 3 febbraio, festa del patrono, la giornata si aprirà con la tradizionale caccia al tesoro, riservata ai ragazzi delle scuole elementari e medie, con priorità ai giovani rivoltellesi. Possono partecipare squadre miste (maschi e femmine) di quattro componenti ciascuna. L’itinerario si svilupperà interamente nelle zone non trafficate del centro storico di Rivoltella. L’iscrizione è gratuita, come sempre presso la sede del gruppo Alpini di Rivoltella entro le 9. Dalle 10 saranno esposte e ammirabili nella tensostruttura le opere (disegni, collage e foto) dei ragazzi delle scuole rivoltellesi che hanno partecipato al concorso “Rivoltella e il patrono San Biagio”, la cui premiazione sarà alle 16.
Alle 15 del giorno di San Biagio, com’è tradizione, ci sarà anche la processione solenne con la statua del santo patrono, partendo dalla chiesa di San Biagio sul lago fino alla chiesa di San Michele. Dove, all'arrivo del corteo, sarà celebrata la messa animata dal coro dei ragazzi e presieduta da mons. Roberto Tebaldi.
La sera, dalle 19, ultima serata con le specialità gastronomiche dei Cuori Ben Nati e la musica dell’orchestra “Ornella Nicolini”. Durante le tre serate, da sabato a lunedì, si potranno gustare polenta e salame sulle braci e anche la tipica torta di San Biagio.
Info e programma completo su: www.cuoribennati.org
Ufficio Stampa: Francesca Gardenato

giovedì 23 gennaio 2014

A "teatro d'inverno", dal dialetto alla riflessione storica

(Comunicato Stampa)

UN MESE A... “TEATRO D’INVERNO”
La rassegna dell’Assessorato alla Cultura del Comune lonatese offre sei spettacoli a ingresso gratuito al Teatro Italia da sabato 25 gennaio.


Un cartellone fedele alle nostre radici. Per il ciclo “Teatro d’Inverno” l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lonato del Garda guidato da Valerio Silvestri propone cinque spettacoli al Teatro Italia, di cui quattro in dialetto bresciano, con le compagnie teatrali del territorio. Più una serata dedicata alla Giornata della Memoria. Ingresso libero, come sempre negli eventi organizzati dal Comune. La rassegna si apre questo sabato 25 gennaio alle 20.30 con gli attori di casa (la compagnia dei Lonatesi) e la loro divertente rappresentazione “Tutti in terapia”, partendo dall’attuale tema dei rifiuti!
A seguire, quattro sabato e altrettante commedie in dialetto: in scena si alterneranno il Cafè di Piocc, la Compagnia de Riultèla, ‘Na scarpa e ‘n söpel e la Famiglia Artistica Desenzanese. Risate garantite al Teatro Italia, in via Antiche mura 2, dal 25 gennaio al 22 febbraio.
Alla rassegna “Teatro d’Inverno” si aggiunge l’appuntamento più riflessivo di mercoledì 29 gennaio, alle 20.45 sempre Teatro Italia, per la Giornata della Memoria: “Stelle infrante” è dedicato alle donne deportate nei campi di concentramento nel corso della seconda guerra mondiale. La regia è di Sara Poli, con l’interpretazione di Laura Mantovi. In questo racconto ascolteremo le loro storie, le loro voci, la loro memoria; “per non dimenticare mai l’abisso in cui sprofondò l’essere umano quando dimenticò di essere umano”. Entrata libera.

sabato 25 gennaio 2014 - ore 20.30
I Lonatesi: “Tutti in terapia”
Montagne di rifiuti giornalieri da buttare... “DOVE?” Questo l’enigma da portare in uno studio di analisi presso il quale con l’aiuto di uno psicologo si può trasformare in una grande occasione per tante situazioni strane e divertenti.

sabato 1 febbraio 2014 - ore 20.30
Cafè di Piöcc: “Viva l’amur”
Gli occhi degli innamorati parlano anche se tacciono, gli occhi dei bambini che sembrano delle lucciole, gli occhi del “Cafè di Piocc” che ama il suo dialetto, le sue tradizioni, il suo parlato.
W l’amore... Scene e canti di vita popolare.



sabato 8 febbraio 2014 - ore 20.30
La Compagnia de Riultèla: “L’ocaziù de fa bögàda” (immagine sopra)
Uno strano avvenimento sconvolge la routine familiare e l'apparente serenità di madre, padre, figlie, nonno e vicini di casa. Un colpo di scena dopo l’altro, fino ad arrivare a un insolito finale.
Tutta la storia promette di far sorridere, ma anche riflettere, il pubblico in sala. Il messaggio è custodito e ben riassunto nel vecchio detto popolare: “si fa prima ad arrivare a un bugiardo che a uno zoppo” (se fa po prèst a rià en boziader che 'n sòp), del resto si sa che “le bugie hanno le gambe corte”.

sabato 15 febbraio 2014 - ore 20.30
‘Na scarpa e ‘n söpel: “Che fadiga per 'na casa!”
Per ottenere la sospirata casa popolare è necessario raggiungere un certo punteggio, e allora in casa ci si dà da fare per trasformare l’appartamento in un tugurio: non si accende il riscaldamento, si deteriorano i serramenti delle finestre, si bagnano i muri, non si paga l’affitto per ottenere lo sfratto, ma soprattutto si “preleva” la nonna dalla casa di riposo per far sì che l’alloggio risulti sovraffollato. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e, quando tutto sembra andare per il meglio, il tanto sospirato alloggio sarà assegnato a qualcun altro… ma a chi?

sabato 22 febbraio 2014 - ore 20.30
Famiglia Artistica Desenzanese: “Èn po de ché èn po de lé èn po de sà èn po de là”
Siamo negli anni 60 e le vicende si svolgono in una qualsiasi piazza della nostra provincia. Con questo spettacolo si racconterà come si svolgeva la vita di paese in quei tempi con i suoi caratteristici personaggi, con l’osteria dove gli uomini si trovavano a bere il bianchino e a fare una partitina a carte, con le donne che andavano a fare la spesa in piazza e ne approfittavano per fare due chiacchiere con le amiche che incontravano, con la messa della domenica che spesso era l’occasione per sfoggiare il vestito “buono” e per spettegolare un po’ con la vicina di banco. Il tutto accompagnato da vecchie canzoni popolare a rallegrare l’atmosfera.



Ufficio Stampa Comune di Lonato del Garda
Francesca Gardenato | tel. 338.1702911 


sabato 18 gennaio 2014

L'acqua non ferma la Fiera di Lonato del Garda

Inaugurata questa mattina (sabato 18 gennaio, poco dopo le 10.30 con un cambio di location causa maltempo) sotto un affollato portico del municipio in piazza Martiri della libertà la 56ª Fiera regionale di Lonato del Garda per l’agricoltura, l’artigianato e il commercio.
Il parroco di Lonato d/G don Osvaldo Checchini taglia il nastro.
La Banda cittadina ha reso più solenne la cerimonia e la pioggia non ha fermato la manifestazione, che proseguirà fino a domani sera con i suoi 6.500 metri quadrati di area espositiva (di cui mille al coperto). Unica variazione: annullato oggi pomeriggio il palo della cuccagna. Affollato ieri sera anche il Gran Galà di apertura della manifestazione al Teatro Italia. Mentre si terrà domani al vecchio palazzetto sportivo il Palio di Sant’Antonio abate, la sfida tra le frazioni lonatesi a colpi di giochi popolari e costumi d’altri tempi, dalle 14.30 con l’animazione di Radio NoiMusica. Sotto il portico del comune, è intanto appeso l’òs de stòmech di 70 chili che finirà in pentola questa sera, per essere poi servito dagli Alpini nel risotto domenicale, domani alle 12.30, davanti al municipio.
Si concludono domani le gare gastronomiche del chisöl de la me nóna e del salàm pö bù de Lunà (valutazione del miglior chisöl – dolce tipico – e del salame più buono) con le premiazioni in piazza Martiri della libertà alle 19. Sarà premiato anche il “miglior carro”, tra quelli allestiti dalle frazioni.

Come ha sottolineato questa mattina il sindaco Mario Bocchio nel suo discorso prima del taglio del nastro, l’inaugurazione della Fiera rappresenta «un traguardo importante che dà ancor di più carattere storico a questo evento che unisce cultura, sapori e tradizioni. Ed è proprio intorno alle tradizioni che gira la nostra fiera di Lonato del Garda!». Riprendendo le parole di fratel Mario Grigolini, superiore dell’abbazia di Maguzzano, Bocchio ha aggiunto: «le tradizioni sono il “fondamento valido per ogni ulteriore e valido progresso”. È infatti con questo legame di continuazione con il passato, di richiamo e riscoperta delle tradizioni del nostro mondo agricolo e di coinvolgimento delle frazioni, anima del vasto territorio lonatese, che cerchiamo di riportare l’ottimismo, il sorriso sui volti della gente cercando di allontanare, almeno temporaneamente, i pensieri e le ormai pressanti preoccupazioni quotidiane. In modo semplice ma efficace, cerchiamo di riportare un pensiero positivo a tutti, fra le nostre vie, con un fine settimana ricco di intrattenimenti e di sorprese».
Tante le autorità intervenute alla cerimonia inaugurale: a partire dall’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, gli assessori regionali Alberto Cavalli e Margherita Peroni, il consigliere regionale Mauro Parolini, il presidente della Provincia di Brescia Daniele Molgora, l’assessore provinciale al Turismo Silvia Razzi e altre autorità della Provincia, i numerosi rappresentanti dei comuni vicini, le autorità militari e religiose e i tanti collaboratori che hanno reso possibile la fiera nell’edizione 2014. Benedetta dal nuovo parroco don Osvaldo Checchini la 56ª Fiera, bagnata ma – se è vero il detto – sempre fortunata!


L’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, ha affermato: «La fiera è sì momento di divertimento e di festa, ma è anche un’occasione di confronto, ci riporta alla nostra cultura e alle nostre origini ed è dal settore agroalimentare che occorre ripartire. Perché eventi come questo ci ricordano le risorse che abbiamo in Lombardia. All’estero guardano con invidia al nostro sistema agroalimentare per i livelli che abbiamo raggiunto… Per questo i nostri agricoltori e il nostro sistema agroalimentare devono poter essere remunerati in maniera adeguata e avere soddisfazioni, perché sempre più giovani possano tornare all’agricoltura. Per questo, dobbiamo tutelare i nostri prodotti e rilanciare il dibattito del mondo agricolo, portandolo nel mondo civile. E in tal senso la fiera è un’occasione di conoscenza e confronto».


Ufficio Stampa Comune e Fiera di Lonato del Garda: Francesca Gardenato
(Foto: Bonetta / Gardenato)


martedì 14 gennaio 2014

Lonato del Garda: Sant'Antonio apre la Fiera

 

Pronta la 56ª Fiera regionale di Lonato del Garda

in calendario dal 17 al 19 gennaio 2014

(comunicato stampa)

Mancano pochi giorni e tutto è pronto per la grande Fiera regionale dell’agricoltura, l’artigianato e il commercio che fra una settimana taglierà il nastro a Lonato del Garda: dal 17 al 19 gennaio 2014. Qualche anticipazione per la 56ª edizione della Fiera regionale di Lonato del Garda, che coprirà ben 6500 metri quadrati di area espositiva, di cui mille al coperto. E in piazza... un osso dello stomaco da Guinnes dei primati!
Innanzitutto si aprirà nella ricorrenza di Sant’Antonio abate con la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli la Fiera 2014 a cui il comitato organizzatore, presieduto dall’assessore al Commercio Valentino Leonardi e diretto dal consigliere comunale Nicola Ferrarini, sta lavorando da mesi.
Prima novità 2014: il concorso per gli espositori. In tempo di crisi il comitato ha deciso di premiare gli standisti – a oggi circa 250 – che parteciperanno alla 56ª Fiera e porteranno in vetrina, a Lonato, i loro prodotti. Alla fine della manifestazione, domenica 19 gennaio, saranno estratti fra tutti i partecipanti regolarmente iscritti all’evento tre fortunati vincitori che riceveranno in premio uno spazio espositivo gratuito da utilizzare nella successiva edizione (2015).
La kermesse sarà inaugurata con il Gran Galà Show al Teatro Italia, serata di cabaret con Andrea Catavolo da Radio Studio Più e ospite la giovane cantante lonatese Alessia Panza. Lo spettacolo come sempre a ingresso libero sarà presentato da Vincenzo Regis venerdì 17 gennaio alle 21. Sabato 18 alle 10.30 ci sarà il taglio del nastro ufficiale con la presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, le autorità civili, militari e religiose della città, la Banda cittadina di Lonato (alla rotonda di via Garibaldi, zona scuole) e poi due giorni pieni di eventi legati al mondo dell’agricoltura, in modo particolare, ma anche proposte culturali, mostre e convegni vari, gare gastronomiche, momenti sportivi e goliardici, iniziative commerciali e d’intrattenimento per ogni età. Non mancheranno le tradizionalissime gare del chisöl de la me nóna e del salàm pö bù de Lunà (valutazione del miglior chisöl – dolce tipico – e del salame più buono) che si concluderanno con le premiazioni in piazza Martiri della libertà domenica alle 19, subito dopo le premiazioni del 5° Concorso di pittura organizzato da Gienne (esposizione delle opere in concorso nell’aula magna della scuola media “C.Tarello”). Torna anche la mostra del ciclo e motociclo d’epoca e ricambi nella palestra della scuola “C.Tarello”.
Osso dello stomaco e raperonzoli rappresentano l’orgoglio Deco di Lonato del Garda, che anche in questa edizione punta sulla cucina di una volta nonché sui genuini, semplici ma gustosi sapori del territorio. Con una deliberazione unanime, il Consiglio comunale lonatese ha votato lo scorso anno il completamento dell’iter per l’istituzione della Denominazione comunale d’origine per i prodotti locali come l’òs de stòmech, un salume che si produceva una volta nelle campagne di Lonato e veniva consumato nei momenti di festa, direttamente nei campi o durante la trebbiatura e la vendemmia. Mente per i raperonzoli il disciplinare per la Deco è in fase di approvazione.
Anche quest’anno un osso dello stomaco “da Guinness dei primati” sarà esposto in piazza Martiri della libertà a Lonato, durante la fiera, come anticipo della risottata domenicale. La sfida però questa volta raddoppia: «l’osso dello stomaco che vedremo appeso in piazza sarà di 70 chili – anticipa il ristoratore Marino Damonti – e lo abbiamo fatto cucire da una signora lonatese che ha unito, per l’occasione, sette vesciche di maiale. 
Lo hanno preparato i macellai lonatesi Savoldi Carni, Lonato Carni, Salumificio Primì e Macelleria Mister Gusto (nella foto sopra, ndr), che ringraziamo per la disponibilità».
Come già fatto lo scorso anno con grande successo, l’osso dello stomaco resterà appeso da venerdì a sabato sera davanti al municipio, per essere poi cotto durante la notte del 18 gennaio e servito con il risotto dagli Alpini, distribuito gratuitamente alle 12.30 di domenica 19 e poi ancora nel pomeriggio, un’ottima occasione per assaggiare la Deco lonatese.

E non dimentichiamo che, fino al 13 febbraio, continua il circuito gastronomico “Töt porcèl”: un invito a provare nei ristoranti di Lonato i vari menù a base di carne di maiale, dagli antipasti ai secondi fino al dolce (prezzi variabili, da 15 a 40 euro a persona, caffè e bevande incluse).

Il sindaco di Lonato Mario Bocchio ringrazia «il Comitato Fiera per il prezioso lavoro svolto, gli uffici comunali, tutti coloro che hanno collaborato a diverso titolo e i cittadini lonatesi che, seppur esposti a una modifica temporanea delle abitudini quotidiane, sanno sempre accogliere con entusiasmo questo appuntamento concorrendo in modo determinante al suo successo».

Ufficio Stampa Comune e Fiera di Lonato del Garda: Francesca Gardenato
francescagardenato(at)gmail.com


lunedì 13 gennaio 2014

Concorso canoro per Voci Bianche e Festival della Risata

L’anno di Noi Musica inizia con due concorsi per grandi e piccoli. C’è spazio per la risata e anche per il canto dei ragazzi nel progetto ideato da don Luca Nicocelli, sacerdote scomparso quasi due anni fa nel Lonatese (Bs). In prossimità del secondo anniversario della sua morte, lo staff di Noi Musica lo ricorda con due iniziative, DUE CONCORSI a partire da febbraio.

#  la quarta edizione del Concorso Voci Bianche 2014, che si terrà a Desenzano del Garda nell’auditorium di piazza Garibaldi, sabato 15 febbraio, una gara rivolta ai giovanissimi dai 6 ai 13 anni con canzoni dello Zecchino d’oro e brani adatti alla loro età. Il vincitore del concorso voci bianche aprirà poi la serata finale del 6° Concorso canoro per giovani il 12 aprile al Teatro Italia di Lonato e la serata del 3° Concorso di moda “Vesti la Musica... in abito da sera”, a metà giugno a Desenzano.

#  E il primo Festival della Risata organizzato dallo staff di Radio Noi Musica e aperto a comici, imitatori, mimi e intrattenitori dai 18 anni in su (info e iscrizioni: www.noimusica.org) che saranno selezionati per la finalissima di maggio.
Confermati anche gli altri concorsi del progetto:
#  Il 6° Concorso canoro per Giovani Voci Noi Musica 2014 (il regolamento sarà pubblicato a breve sul sito www.noimusica.org). In due date, sabato 5 e 12 aprile 2014, l’evento coinvolgerà come gli altri anni una quarantina di  giovani dai 14 ai 25 anni. Selezioni sabato 5 aprile al teatro di piazza Garibaldi in Desenzano (Auditorium Giovanni XXIII) e finalissima il 12 aprile al teatro Italia di Lonato del Garda in via Antiche mura 2.

#  Sono già aperte le iscrizioni al 3° Concorso nazionale di moda musicale VESTI LA MUSICA... IN ABITO DA SERA.
Si svolgerà in due date, la prossima estate in location da definire: 14 e 20 giugno 2014 a Desenzano del Garda. L’idea di Francesca Gardenato e Stefania Sartori lo scorso anno ha coinvolto molti giovani stilisti da tutta Italia. Quest’anno il tema ispiratore, per creare l’abito da sera femminile e “musicale” da portare in passerella, è: “Un Amore Italiano” (canzoni d’amore in lingua italiana, che saranno eseguite dal vivo dai giovani cantanti del progetto Noi Musica).



E PER LA SEZIONE CORSI...

Da giovedì 20 marzo, nella sede della radio a Lonato in via Galilei, Noi Musica organizza anche un corso di dizione e corretto uso della voce con l’insegnante e attrice Laura Gambarin, dell’associazione Gardart. L’iniziativa completa il percorso avviato con “Noi speaker” (II edizione) e si rivolge in primis a chi già collabora con la radio o vorrebbe proporsi come speaker. Sono sei incontri di gruppo, ogni giovedì sera, dalle 20.30 alle 22.30.

Per informazioni e iscrizioni:  info(at)noimusica.org (tel. 338 1702911)


sabato 11 gennaio 2014

Il disagio della mente in un reading musicale: Rosa...mente

Questa sera, a Peschiera, riproponiamo il nostro reading musicale ispirato al libro Passi bianchi e silenziosi sul disagio della mente e il reparto femminile dell’Opg di Castiglione delle Stiviere:

“Rosa…mente”
Pensieri e storie al femminile, dentro e fuori la malattia mentale

La serata è in programma a Spazio Scart (ultimo piano della Caserma d'artiglieria di Porta Verona), nel Comune di Peschiera del Garda, sabato 11 gennaio alle 21.00: reading musicale "Rosa...mente" con le musiche straordinarie di Riccardo Barba (pianoforte); Serena Stefanoni e Mirela Kostandini (flauto I e flauto II), voci di Doris FattoriGiuseppina Sacco e Alessandro Gardenato. 


IL READING
Rosa…mente. Pensieri e storie al femminile, dentro e fuori la malattia mentale” ha le voci di tre donne e l’accompagnamento musicale di piano e flauto traverso. È ispirato al libro “Passi bianchi e silenziosi” (Sometti Editore, 2012) di Anita Ledinski e Francesca Gardenato, dedicato all’universo femminile e ai disagi della malattia mentale nonché al reparto femminile dell’Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg).
La testimonianza di Anita Ledinski, da quasi nove anni operatrice sociosanitaria dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (nel Mantovano), sarà nel cuore dell’evento.
Accompagnato dalle musiche inedite del pianista Riccardo Barba che le ha composte proprio ispirandosi alle pagine di “Passi bianchi e silenziosi”, il libro dell’operatrice Anita Ledinski e della giornalista Francesca Gardenato viene presentato attraverso dieci storie vere. La routine di un reparto femminile “Arcobaleno”, unico in Italia, la malattia della mente e le regole dell’Opg (ex manicomio criminale) sono narrate dalla voce di un’operatrice sanitaria, nella cui quotidianità si intrecciano momenti di disperazione, amari sorrisi e flebili speranze.
Le attrici daranno voce a pazienti e operatori e saranno accompagnate in questo viaggio musicale delicato ed emozionante da un video di Andrea Manenti, al pianoforte Riccardo Barba. Presenta Francesca Gardenato.

Info: Spazio Scart Peschiera

...e alcune immagini della serata.



mercoledì 8 gennaio 2014

Tre donne, tre storie anticrisi

Promette bene il 2014, se la crisi aguzza l’ingegno e scatena la creatività. Che è certamente donna. Se trovare un lavoro oggi è sempre più arduo, non è detto che inventarselo sia così difficile. 
La vena creativa e imprenditoriale per fortuna non manca a molte giovani donne che, laureate o no, sono accomunate dalla stessa utopia di un posto fisso e dalla stessa voglia di non arrendersi alle condizioni avverse. Così c’è chi s’ingegna facendo leva sui propri hobby e s'inventa il mestiere. Come queste tre donne = tre storie "anticrisi"...con cui vi auguro un felice prosperoso anno nuovo!

DA MAESTRA D'ARTE A CAKE DESIGNER - Per scherzo, girando in internet e facendo esperimenti nella sua cucina, Elena Veschetti, 34enne lonatese, si è scoperta un’abile pasticcera. Cavalcando un po’ la moda e dando sfogo alla sua fantasia, è riuscita a trasformare il suo passatempo in “cake design”. Ora decora torte e pasticcini, autentiche opere d’arte, che conquistano grandi e piccoli nella sua gelateria-pasticceria in piazza a San Martino della Battaglia (Desenzano). 
Per gioco e curiosità, ha iniziato a “scolpire” e abbellire peccati di gola da divorare con gli occhi prima che con la bocca. All’estro ha unito la formazione, fino ad aprire con il suo compagno Julian Roldan Velez il negozio. Golosità belle e buone, come le chiama Elena, che hanno salvato lei e il suo fidanzato, visto che anche Julian da qualche settimana ha perso pure lui un lavoro nell’informatica.
La loro ancora è stato il cake design, molto in voga, grazie a programmi tivù e web: l’arte della pasticceria italiana unita a decorazioni personalizzate, simpatiche e originali, fanno di torte e pasticcini dei “piccoli sogni”, guarniti in base ai gusti e alle passioni di ogni singolo cliente.
Maestra d’arte e laureata all’Accademia di Belle Arti, Elena ha studiato restauro, ma ha sempre avuto un debole per la cucina. E poiché il posto di lavoro nell’arte non arrivava, si è “riconvertita” e lanciata in questo mestiere: «Mi sono rimessa “sui banchi”, ho studiato i vari ingredienti e coloranti, ho fatto un corso a Milano per specializzarmi e  poi due mesi all’Art Departement di Gardaland, dove ho appreso molto dal punto di vista creativo».
Un cambio di rotta, comunque, che non ha lasciato immune la famiglia. «All’inizio – confida – i miei genitori erano molto perplessi. Dopo tanti anni di studio era un peccato abbandonare il settore, mi ripetevano. Adesso però mia madre è contentissima: viene in negozio, mi dà una mano a fare il gelato e le piace stare in mezzo alla gente».
Il bello di questo lavoro «è fare felici le persone». Sculture fatte di pasta di mandorle o di zucchero e i dolci finiscono sulle tavole di anniversari, battesimi, feste di compleanno e di laurea, eventi sportivi o aziendali. Ogni anno, all’attività, si aggiunge qualcosa. Elena ha anche frequentato un master di Cioccolatologia a Perugia, per conoscere le qualità e le proprietà del cioccolato e imparare a usarlo bene in cucina. Come risultato, produce anche cioccolatini, alternativa invernale al gelato estivo.
Roberta ed Elena insieme ai Mercatini di Natale.
LA PSICOLOGA CHE CURA LE API - Dolce anche la scelta di Roberta Orioli, laureata in Psicologia con master alla Bocconi di Milano e un’importante esperienza alla Shell. Nonostante gli studi, Roberta faticava a trovare un «lavoro remunerativo». Per cui, un anno fa, ha deciso di “reinventarsi” grazie a un input del fidanzato Francesco De Simone, che fa parte dell'azienda agricola di famiglia a Pozzolengo, nel basso Garda bresciano. Anche lei, come Elena, si è lanciata fiduciosa nella nuova avventura: dalla selezione del personale è passata all’apicoltura
La passione è nata perché il fidanzato Francesco già produceva confetture e mostarde con mamma Fiorella. Insieme hanno avviato il “business” del miele e rilanciato l’attività di famiglia: «Ho fatto un corso di apicoltrice a Brescia – spiega Roberta (in foto) – e oggi posso dire che questo è il lavoro che mi rende di più. Alla Shell ho un contratto a progetto e in ufficio vado qualche giorno a settimana, mentre con fiere e mercatini vendo bene e le soddisfazioni per questo Natale non sono mancate». 
I regali sotto l’albero hanno premiato l’alimentare: «cose genuine e utili». Tutto è nato, continua, «perché anche il mio fidanzato, architetto di campi da golf, ha avuto un calo di lavoro. Così ci siamo trovati “a piedi” in due e abbiamo preso in mano l’attività di mia suocera: da un hobby è diventato lavoro a tutti gli effetti. Il miele fa bene ed è molto richiesto e ora ne produciamo di vari tipi: millefiori, acacia, melata, tarassaco, tiglio, castagno».

DAL VINTAGE AI SAPONI NATURALI - Anche per Stefania Sartori (Rebecca), desenzanese, arriva il tempo di mollare l’attività precedente. Da collezionista e venditrice di abiti Vintage, fiuta la crisi e decide che è tempo di cambiare. Così, un po’ per sfizio e per passare il tempo, inizia a produrre saponi. Con i primi mercatini e un buon passaparola tra conoscenti, l’attività decolla e la linea si amplia: oggi sono 24 le varietà disponibili, insieme agli oli per massaggio. Stefania è partita documentandosi su internet e sui libri, poi ha fatto un corso. «Nel giro di qualche mese – rivela – la produzione è aumentata alla grande per rispondere alle richieste di amici e conoscenti. Dai mercatini, ho iniziato a rifornire centri estetici e agriturismi. C’è molta curiosità e richiesta di prodotti naturali. I miei sono a base di olio d’oliva e cera d’api del territorio, burro di karitè, erbe spontanee, spezie… a seconda delle proprietà desiderate, io creo. Mi diverte molto sperimentare e il Natale mi ha incoraggiata: ho lavorato tanto con i regali e le nuove ordinazioni». (Articolo pubblicato sul settimanale Verona Fedele)
F.G.