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lunedì 29 settembre 2014

Albergo diffuso a Lonato. Si pongono le basi per il progetto

Comunicato stampa

Il Comune di Lonato del Garda e la Fondazione Ugo Da Como hanno siglato una nuova convenzione con l’Università degli Studi di Brescia - Facoltà di Ingegneria, mettendo a disposizione risorse, competenze ed esperienze per un nuovo progetto che mira a valorizzare la città gardesana.
L’oggetto della convenzione è lo studio di fattibilità per la trasformazione in “albergo diffuso” di quattordici immobili di proprietà dell’amministrazione comunale di Lonato del Garda e della Fondazione Ugo da Como, nel quartiere della “Cittadella”, centro storico e monumentale del comune.

Per albergo diffuso s’intende generalmente un modello ricettivo che punta a recuperare gli antichi borghi coinvolgendo nell’attività turistica gli immobili storici e i loro abitanti.
A Lonato gli edifici, una volta restaurati, potrebbero essere destinati a divenire punti d’accoglienza di grande qualità e charme. Non si tratta di immobili contigui, ma disposti in un’area vasta, interamente coerente e afferente al cuore del centro storico, all’ombra della grandiosa Rocca, accanto al Museo, alla Biblioteca e al Parco. 
La filosofia dell’albergo diffuso esclude ampliamenti volumetrici, impone però interventi rigorosi dal punto di vista conservativo.
La convenzione ha come oggetto una serie di edifici situati quasi esclusivamente nella zona sotto la Rocca di Lonato: si tratta di immobili molto antichi, in alcuni casi vetusti e in uno stato di conservazione non ottimale, da tempo in attesa di restauro. La collocazione, nelle immediate vicinanze della Rocca e del suo parco e a pochi passi dal municipio, rende particolarmente interessante la loro considerazione in una prospettiva più ampia che mira a valorizzare e rilanciare la cittadina, dotata di enormi potenzialità turistiche.
Il progetto di albergo diffuso rientrava già nel Pgt del 2007.
«Oggi lo studio di fattibilità  rappresenta uno strumento importante per riuscire a rivitalizzare il quartiere storico della Cittadella con attività ricettive e artigianali che potranno invertire la tendenza attuale di abbandono del centro storico. Questo strumento, elaborato grazie alla convenzione con la facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia, sarà la base per poter partire e cercare finanziamenti pubblici o privati per realizzare il progetto», ricorda il consigliere con delega al Bilancio Roberto Tardani, tra gli ideatori del progetto.
La ricettività di Lonato del Garda attualmente è scarsa e inadeguata, considerato l’aumento esponenziale di turisti, sempre più intenzionati a riscoprire l’antico borgo lonatese. Solo il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como conta circa 20.000 presenze l’anno, escludendo le migliaia di ospiti richiamati da manifestazioni quali Fiori nella Rocca, Lonato in festival, la Fiera regionale di Lonato del Garda e altri eventi. Altro dato interessante per la cittadina è che a Lonato le attività commerciali sono in crescita.
«Stiamo investendo sul futuro – afferma l’assessore alla Cultura Valerio Silvestri –. La Cittadella è un quartiere unico, è il cuore storico di Lonato del Garda e ha in sé un grande potenziale turistico. Questa collaborazione con la Fondazione Ugo da Como e la Facoltà di Ingegneria di Brescia punta a disporre le basi per un futuro sviluppo turistico del nostro centro storico ai piedi e all’ombra della Rocca, che col suo maestoso fascino può fare da madrina ad attività nuove per Lonato. Siamo consci che il momento economico non sia dei migliori e che gli investitori possano essere restii oggi a lanciarsi in nuovi affari, comunque intendiamo credere nella riqualificazione culturale, turistica ed economica del nostro centro storico».

Per gli studenti della facoltà di Ingegneria, corso di Restauro architettonico, questa è un’opportunità che consente di lavorare “sul campo” e Lonato del Garda, per l’occasione, diventa distaccamento dell’Università di Brescia. Ogni lunedì, durante le ore di luce, gli studenti effettuano i rilievi (geometrico, materico, di degrado e riuso degli immobili) e nel tardo pomeriggio seguono gli approfondimenti teorici del corso universitario (tecniche architettoniche, riabilitazione strutturale, valutazioni economiche e restauro ecologico) presso la Rocca di Lonato con il prof. Gian Paolo Treccani e la sua equipe.


Ufficio Stampa 
Comune di Lonato del Garda: 
Francesca Gardenato


giovedì 25 settembre 2014

Desenzano vanta tre nuovi cittadini onorari

Comunicato stampa

Con votazione unanime, nella seduta di ieri (mercoledì 24 settembre), il consiglio comunale di Desenzano del Garda ha conferito la cittadinanza onoraria a tre personalità di fama internazionale: l’imprenditore Ernesto Colnago, l’arpista Anna Loro e il clarinettista Alessandro Carbonare. Con interventi molto positivi anche le minoranze hanno sostenuto la proposta dell’amministrazione come atto di riconoscimento e segno di ringraziamento per l’impegno di questi tre professionisti: «Sono motivo di orgoglio per la nostra comunità – ha detto il sindaco Rosa Leso –, tre eccellenze che attraverso l’imprenditoria, la musica e la cultura hanno portato e portano “Desenzano nel mondo”. Questi cittadini onorari danno un valore aggiunto alla nostra città. Lavorano in ambiti diversi, ma un filo rosso unisce il loro operare: tenacia, impegno, grande capacità, intelligenza e amore per l’Italia e i suoi cittadini».
Da sinistra: Alessandro Carbonare, Anna Loro, il sindaco Rosa Leso,
il presidente del Consiglio comunale Andrea Palmerini e il cav. Ernesto Colnago
Anna Loro e Alessandro Carbonare, ha ricordato il presidente del consiglio comunale Andrea Palmerini, «hanno origini e stringenti legami familiari nella nostra città, nella quale si sono più volte esibiti, e sono apprezzati per le loro doti umane e musicali. Ernesto Colnago da trent’anni frequenta Desenzano e, con la sua vita e il suo lavoro, ha trovato il tempo e il modo di dare valore alla nostra comunità. Musica e cultura, lavoro e sacrificio sono valori che queste persone hanno dispensato a piene mani e per i quali siamo orgogliosi e li ringraziamo».
Emozionati i tre cittadini onorari hanno preso la parola dopo la proclamazione ufficiale.
«Sono nativo di Cambiago – ha detto Ernesto Colnago – ma non si sceglie il luogo in cui si nasce. Mentre, io circa trent’anni fa ho scelto per affetto di vivere a Desenzano. Oggi Desenzano ha scelto me, con affetto e stima. Grazie di cuore».
Anna Loro ha ringraziato la famiglia, che «è stata la spinta importante per il mio futuro».
Alessandro Carbonare ha invece ricordato: «Se è vero che sono nato a Desenzano, musicalmente sono nato nella Banda cittadina, che deve essere motivo di orgoglio per tutti i desenzanesi».

Chi sono e cosa fanno 
Ernesto Colnago, Anna Loro e Alessandro Carbonare

Ernesto Colnago è nato a Cambiago (Mi) e da circa trent’anni frequenta e vive a Desenzano del Garda. È un imprenditore ed ex ciclista su strada italiano, celebre costruttore di biciclette da corsa nonché fondatore dell’azienda che da sessant’anni porta il suo nome ed è sinonimo di qualità ed elevata tecnologia.
Nel 1954 uscirono le prime biciclette con il marchio Colnago, poi famose in tutto il mondo. Ernesto Colnago ha il merito di aver creato un’attività imprenditoriale solida, partendo da una passione che sentiva forte sin da ragazzino. A soli 13 anni lavorava, infatti, come assistente saldatore nell’officina ciclistica “Gloria”. A 20 anni aprì il suo primo laboratorio, un negozio di 25 metri quadrati. Ha lavorato con tutti i più grandi ciclisti, da Fiorenzo Magni a Gianni Motta fino al “cannibale” Merckx. La sua vita, spesa inseguendo la qualità e il bello anche nell’impresa, lo ha portato ha raggiungere grandi risultati. Più di mezzo secolo di trionfi e innovazione continua: l’ultima si chiama “C59 Disc”, prima bicicletta al mondo con sistema a disco idraulico. Da due anni, la città di Desenzano ospita con onore e grande successo di presenze e personaggi famosi a livello internazionale la manifestazione ciclistica Granfondo Colnago.

Anna Loro, arpista, è una delle più grandi rappresentanti della scuola italiana d’arpa. È nata a Desenzano del Garda e ha studiato al Conservatorio di Verona sotto la guida di Mirella Vita. In seguito, si è perfezionata con il maestro Pierre Jamet all’Accademia Internazionale di Gargilesse in Francia. Vincitrice dei più selettivi concorsi nazionali e internazionali, ha debuttato nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Da allora, ha tenuto concerti sia in veste solistica che cameristica per le più prestigiose associazioni musicali europee. All’attività concertistica affianca dal 1976 un’intensa attività di arpista d’orchestra per alcune importanti istituzioni lirico-sinfoniche italiane ed estere. Ha suonato sotto la direzione dei più grandi maestri del panorama internazionale ed è stata invitata in giuria in concorsi nazionali e internazionali. È titolare della cattedra di arpa al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia. Insegna anche in numerosi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero e, insieme all’arpista francese Elisabeth Fontan-Binoche, tiene un master a Chiari (Brescia).

Alessandro Carbonare è nato a Desenzano del Garda; è tra i più grandi clarinettisti al mondo. È il primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia dal 2003. Ha vissuto per quindici anni in Francia, dove ha occupato il posto di primo clarinetto solista dell’Orchestre National de France. Si è imposto in molti concorsi internazionali e dal suo debutto solistico con l’Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra, Alessandro Carbonare si è esibito, tra le altre, con l’Orchestra Nazionale di Spagna, La Filarmonica di Oslo, l’Orchestra della radio di Berlino, le orchestre della Rai di Torino e di S.Cecilia…
Nel ruolo di primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni con grandi orchestre internazionali. Vincitore di due Diapason d’oro discografici, ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor Tokyo dando anche grande impulso alla nuova musica per clarinetto e commissionando nuovi concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo, Claude Bolling. Da sempre membro del Quintetto Bibiena, con il quale nel 2003 ha vinto un premio Abbiati della critica musicale italiana come migliore gruppo da camera dell’anno. Viene regolarmente invitato dai più importanti conservatori del mondo a tenere master class. Attratto non solo dalla musica “classica”, da alcuni anni si esibisce anche in programmi Jazz e Klezmer. Su personale invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra Mozart con la quale ha inciso per la DG (la più grande casa discografica di classica del mondo). Da solo, ha inciso anche per Decca.


Comunicato stampa redatto da:

Francesca Gardenato | 338 1702911 


giovedì 18 settembre 2014

Desenzano inaugura le nuove sale del Museo archeologico Rambotti

Comunicato stampa

Un Museo per la città: due giornate di eventi e inaugurazione delle nuove sale espositive al “Giovanni Rambotti”

“Un Museo per la città” è il titolo degli eventi e sarà anche lo slogan del prossimo fine settimana a Desenzano del Garda. Una full immersion di storia e cultura è in programma al Museo civico archeologico “Giovanni Rambotti” sabato 20 e domenica 21 settembre in occasione delle Giornate europee del Patrimonio
Momento clou, sabato alle ore 17, sarà l’inaugurazione delle nuove sale museali nel chiostro di Santa Maria de Senioribus in via A.Anelli 42. Interventi che hanno impegnato nei mesi scorsi l’amministrazione comunale e la Soprintendenza dei Beni archeologici della Lombardia.
Foto Ufficio Stampa Città di Desenzano d/G.
Domenica pomeriggio, il Museo apre ai più giovani: “Le nuove sale del museo nascondono un tesoro”. La caccia al tesoro avverrà in due turni, dalle 15 e dalle 16.30, e consentirà di conoscere il Museo e divertirsi in un ambiente culturale stimolante (è consigliata la prenotazione entro il 18 settembre al numero 338.6482117, Cooperativa La Melagrana).
Sia sabato che domenica saranno proposte visite guidate da personale esperto alla scoperta della Villa romana e dell’Antiquarium, dalle ore 10 e dalle 15, mentre la sera sarà possibile visitare la villa dalle 20 alle 24. Per tutta la giornata di domenica, visite guidate anche al Castello cittadino ogni ora e mezza, condotte dai volontari dell’Associazione Garda I Care e da guide abilitate (sia per la villa romana che per il castello, info e prenotazioni al numero: 030.9994216). L’ingresso al Museo e al Castello nei due giorni sarà gratuito, mentre alla Villa romana l’entrata è ridotta (un euro) sabato 20, con biglietto regolare domenica 21.
Il Museo Rambotti, inaugurato nel 1990, custodisce l’aratro più antico del mondo risalente al 2000 a.C., offre non solo un ampio panorama delle culture preistoriche succedutesi nella regione benacense, ma raccoglie anche i reperti delle varie campagne di scavo nelle aree umide di interesse archeologico fino ai reperti delle ville romane scoperte nella “capitale” del Garda.
Grazie alla partecipazione a un bando regionale, il finanziamento ottenuto ha consentito l’acquisto delle vetrine e dei nuovi pannelli  espositivi da parte del Comune. La ritinteggiatura della facciata del Museo e l’acquisto di audio guide, disponibili a breve, sono invece il frutto di una condivisione di obiettivi fra l’amministrazione civica e gli albergatori di Desenzano e sono stati finanziati con gli introiti della tassa di soggiorno.
«Le nuove sale del Museo civico “Giovanni Rambotti” non sono un semplice ampliamento spaziale, ma rappresentano un completamento del patrimonio storico locale, a testimonianza della ricchezza culturale del territorio desenzanese», dichiara l’assessore alle Politiche sociali, culturali ed educative Antonella Soccini.
Nelle due sale al pianterreno sono custoditi numerosi reperti che spaziano dall’epoca romana a quella rinascimentale, testimonianza dell’ininterrotta frequentazione che ha caratterizzato la nostra zona.
«L’intento – continua l’assessore Soccini – è quello di stimolare il turista a proseguire il percorso all’esterno del Museo, visitando anche la Villa romana di Desenzano, significativo esempio di villa tardo antica dell’Italia settentrionale, per apprezzarne i pregevoli mosaici e il Castello, che vede le sue origini in epoca medioevale e che da poco è stato oggetto di un consistente intervento di recupero e valorizzazione. La realizzazione di questo ampliamento è stata possibile grazie alla stretta collaborazione fra l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza dei Beni archeologici  della Lombardia».

Il Comune ringrazia il Consorzio Tutela del Grana Padano per la sensibilità che dimostra nel sostenere le manifestazioni e i progetti promossi dall’Amministrazione comunale di Desenzano.

Per scaricare la locandina con il programma completo, cliccare qui

Comunicato stampa redatto e diffuso da:
Francesca Gardenato | tel. 338 1702911


mercoledì 10 settembre 2014

Festa delle associazioni, prima edizione a Desenzano del Garda

Comunicato stampa

Una domenica di festa per le associazioni culturali e sociali di Desenzano del Garda

Una domenica di festa per riunire le associazioni e far conoscere alla cittadinanza e ai suoi ospiti la ricchezza del tessuto sociale e culturale di Desenzano del Garda.
Sono molte le realtà associative che operano nella ‘capitale’ del Garda. All’incirca duecento quelle registrate. A loro il Comune di Desenzano dedica la prima Festa delle Associazioni, che domenica 14 settembre 2014 per tutto il giorno invaderà letteralmente piazza Matteotti e il lungolago. Gli stand dei vari sodalizi saranno aperti e visitabili dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, con postazioni musicali e piccole dimostrazioni pratiche, come performance canore o teatrali, letture in abiti d’epoca, fiabe e laboratori per bambini, truccabimbi e giocoleria, e persino un flash mob alle 17. 
Non tutte le associazioni locali potranno essere presenti, ma molte hanno accolto l’invito e attraverso i propri volontari saranno in piazza per animare la giornata con i progetti, le attività e le proposte per il nuovo anno: solidarietà, cultura e storia, teatro, musica e giovani troveranno ampio spazio nel centro di Desenzano.
«Per i residenti e gli ospiti – commenta l’assessore alle Politiche sociali, culturali ed educative Antonella Soccini – il 14 settembre sarà una vetrina interessante e utile per scoprire o riscoprire la cittadina sotto un altro punto di vista e magari raccogliere stimoli per il proprio tempo libero; per i volontari sarà un’occasione speciale per promuovere il proprio operato e i valori alla base di questo impegno costante e gratuito, destinato a fare del bene a se stessi, al prossimo e alla comunità. Ci auguriamo possa diventare un appuntamento di riferimento per le associazioni sociali e culturali che operano nel nostro comune, come lo è la Festa dello Sport di inizio giugno per le associazioni sportive di Desenzano».
La locandina con il programma completo:


Comunicato stampa redatto da: Francesca Gardenato

domenica 7 settembre 2014

Ciao estate!

Ciao estate! 

Archiviata la stagione estiva restano i ricordi, le emozioni, le soddisfazioni e le immagini di tante serate che non sbiadiranno di certo con l’arrivo delle giornate più grigie. È stata un’estate strana, una lotta continua con il meteo e i siti delle previsioni sempre alla mano per capire se la serata sarebbe stata salva o se la pioggia avrebbe guastato la festa.

Come ogni estate che se ne va lascia un sapore agrodolce, tra eventi all’aperto e bagni di folla indimenticabili, l’apprezzamento delle persone e i momenti di euforia e di tensione, che lasciano il segno. Non posso non pensare, salutando questa bizzarra estate 2014, a tutte le volte che ho salutato il pubblico guardando il cielo e ho sperato che fosse una serata senza nuvole! 
Grazie a tutti di esserci stati nonostante il meteo e gli imprevisti, agli organizzatori che mi hanno chiamata e dato ancora una volta fiducia, a chi mi ha scoperta o riscoperta, ai collaboratori e chi mi ha applaudita o criticata. Ogni consiglio come ogni commento mi aiuta a migliorare, ogni scaletta mi permette di crescere professionalmente e tutti voi che siete stati pubblico, ospiti e amici, avete il merito di avermi in qualche modo sostenuta, incoraggiata e resa un po’ più forte e più felice.
Cavalleria Rusticana, Castello di Desenzano del Garda, 5 settembre 2014
Grazie all’estate 2014, che mi lascia nuove collaborazioni e nuovi progetti. Speranze e sogni che non se ne vanno. Gli ultimi spettacoli e gli ultimi ricordi sono di questo fine settimana che volge al termine. C’è ancora il sole però. Servirà a ricaricarmi prima di ripartire con la nuova stagione invernale, da fine settembre.
 
Chiusura dell'estate a Rivoltella d/G con la Banda dei Cuori Ben Nati,
6 settembre 2014

venerdì 5 settembre 2014

Red Ronnie: "interviste o cimeli rock, amo collezionare emozioni e sogno una tv libera"

Un collezionatore di emozioni. Così si definisce Red Ronnie, all’anagrafe Gabriele Ansaloni, grande appassionato di musica, giornalista, conduttore, dj e speaker radiofonico, critico musicale nonché il più grande collezionista di cimeli rock e d’interviste a personaggi famosi.
Il suo nome è noto al grande pubblico per quel “Roxy Bar”, programma partito dalla tv generalista per approdare poi sul web con Roxybar.tv. Un contenitore di realtà, nello spirito del conduttore bolognese: protagonista assoluta è la musica dal vivo, il rock in primis, con ospiti italiani e internazionali, insieme a gruppi emergenti, ma anche cultura, attualità, tematiche sociali e soprattutto la possibilità per gli utenti-spettatori di interagire in diretta con gli artisti in studio tramite i social network come Facebook e Twitter. Per raccontare la vita di un cantante o di un attore va a trovarlo direttamente a casa, l’obiettivo è riprenderlo nella sua normalità.

Una tv libera e interattiva, così l’ha sempre sognata Red, che a Rai e Mediaset deve la popolarità. Tramite “Roxy Bar”, Red Ronnie vinse ben tre Telegatti; diede una svolta al modo di fare televisione, di gestire gli spazi pubblicitari e il rapporto pubblico-artista. Nel suo studio passarono star come Robert Plant, Placebo, Robbie Williams, Beyoncè, Britney Spears, Cyndi Lauper e il suo fu l’unico programma televisivo in cui Luciano Pavarotti cantò dal vivo.  A un certo punto, però, Red decise di guardare avanti, di staccare il cordone ombelicale e seguire le possibilità offerte dalle nuove tecnologie: «Non volevo diventare il presentatore della rete». E si definisce piuttosto «un artigiano, che ama riprendere la realtà e stare dietro la telecamera… perché è la normalità la vera rivoluzione di oggi». Come ha raccontato attraverso ricordi e video lo stesso Red Ronnie al pubblico desenzanese, in una delle otto serate della Gardesana 2014, talk-show allestito in piazza Malvezzi a Desenzano del Garda e presentato da Giovanni Terzi.
«Qualsiasi cosa ho fatto l’ho fatta con la sperimentazione, affascinato dalle tecnologie e dal “nuovo”, che grazie a Internet ha avuto il suo massimo sviluppo», ha detto Red. «Oggi con Roxybar.tv posso amplificare la novità, arricchita di verità, con alla base una tecnologia e un linguaggio diversi da quelli televisivi.  Per esempio, la tecnica del piano sequenza o la possibilità di registrare un programma tutto filato, senza tagli. Quale altra tv ti dà questa libertà?».
Su internet lo spettatore sa che troverà qualcosa 24 ore su 24, può vedere e rivedere le puntate a qualunque ora, cercare il proprio genere, l’artista o l’argomento in base ai propri gusti o alla data di messa in onda del programma. Non distorcere la verità dei fatti è la principale preoccupazione del Red conduttore-cameraman-regista. «Alla fine di ogni programma io non mi chiedo quanto ho guadagnato o se sono diventato più popolare. Mi chiedo se c’è qualcuno che spegne il computer o il televisore con una certezza, una speranza o un sorriso in più. Mi chiedo se posso aiutare il mio spettatore a stare meglio, a rilassarsi o a divertirsi. Per me è importante domandarmi cosa sto dando con quello che faccio. Perché un domani rimarremo per quello che abbiamo dato, non per quello che abbiamo avuto. A cosa serve essere i più ricchi del cimitero?»
Foto di Giulia Armotti
Eppure nella società odierna, complici i modelli trasmessi dai media, c’è una generale ricerca di successo e di soldi facili. Anche i tanti talent-show invitano i giovani a cercare la notorietà attraverso vie che non sono più quelle dello studio, dell’impegno costante e della paziente gavetta. «Gli artisti emergenti non riescono ad avere uno spazio loro, perché oggi tutto è precario – ha continuato Red in una nostra intervista, concessa dopo la trasmissione –. I giovani hanno avuto una pessima educazione dai proprio genitori, non hanno i soldi per sposarsi e le banche non concedono loro mutui per comprare casa perché non hanno un lavoro fisso… Sono educati ad arrivare, ma di fatto non possono arrivare da nessuna parte. In più gli viene tolta la possibilità di esprimersi con la propria creatività».
L’Italia ha molti talenti che «vorrebbero promuovere la loro musica ma non possono farla ascoltare. Ai talent televisivi i giovani ci arrivano facendo musica vecchia e la canzone inedita che viene scelta per loro è imposta dalle edizioni musicali, nei locali trasmettono solo cover-band e la musica emergente così non ha sbocchi».
Non usa mezzi termini il conduttore bolognese: «Oggi stiamo facendo cambiare mestiere ai Lucio Dalla, Gino Paoli, Jovanotti del futuro… i veri artisti cambiano mestiere prima di arrivare». Per invertire la rotta, «dovremmo ripartire dalle radio, trasmettendo la vera musica degli artisti emergenti».
Centinaia di personaggi del mondo musicale, della cultura e anche della politica si sono avvicendati ai microfoni di Red Ronnie, che è voce di Rai Radio Due (in Ritratti) e proprio da una radio libera bolognese iniziò la sua carriera nel 1975. 
«L’intervista più importante – ha rivelato – l’ho fatta a William Congdon, un pittore che è morto una settimana dopo. Non mi sono minimamente emozionato neppure quando ho fatto un’intervista di due ore a Fidel Castro, anni fa, una chiacchierata rimasta nei miei archivi per anni, non avendo trovato interesse da parte delle redazioni televisive tradizionali. Perché si parlava di cultura… L’ho pubblicata dopo molto tempo su Roxbar.tv!»


Francesca Gardenato

giovedì 4 settembre 2014

Noi Speaker. Pronti per la terza diretta!

Tutto il bello della diretta e anche di più! Per i giovani che hanno la radio in testa, riprende a Lonato del Garda, nella sede di Radio Noi Musica e con il patrocinio del Comune lonatese (Assessorato ai Servizi sociali), il corso “Noi Speaker”, terza edizione
L’iniziativa è pensata per chi ha un debole per la radio e vuole far sentire la propria voce, chi ama parlare in pubblico e desidera saperne di più o magari ha voglia di collaborare con Noi Musica e diventare speaker radiofonico del progetto fondato da don Luca Nicocelli. Come negli anni scorsi, il percorso sarà guidato da esperti della voce, conduttori e giornalisti radiofonici (da radio nazionali e locali: Radio NumberOne, Radio Millenote, Radio Vera, Radio Circuito 29, Radio Verona, RTL 102.5…) che aiuteranno i corsisti a capire meglio come usare correttamente la propria voce, partendo dalle basi della respirazione per arrivare all’intrattenimento, la conoscenza dei format radiofonici, la preparazione della scaletta prima di entrare in diretta e altri accorgimenti utili a chi sogna di “fare radio”, per professione o per diletto.
Gli incontri, dieci in tutto più due laboratori in diretta, inizieranno lunedì 6 ottobre dalle 20.30 alle 22 circa, nella sede in via in via Caduti del lavoro a Lonato (sotto la Protezione Civile, accanto all’Itis). La prima lezione è conoscitiva e gratuita. Alla fine del corso a ogni partecipante sarà consegnato un provino radiofonico o demo.
L’iniziativa fa parte a pieno titolo del Progetto Noi Musica, fondato dal compianto don Luca Nicocelli, parroco di Centenaro (Lonato), che ha avviato nel 2007 una serie di concorsi e attività per i giovani. Non ci sono limiti di età per partecipare al corso “Noi Speaker”, ma nell’accogliere le iscrizioni saranno privilegiati soprattutto i giovani, a cui il progetto si rivolge per volontà del suo fondatore. Una parte degli appuntamenti si consumerà nel laboratorio in diretta della webradio Noimusica.org. Iscrizioni aperte.

Per maggiori informazioni: tel. 338.1702911 (Francesca)
www.noimusica.org – email: info(at)noimusica.org