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giovedì 18 dicembre 2014

Follia e criminalità nella narrazione di uno psichiatra

Questa sera presentazione di
Follia e criminalità
dello psichiatra Tito Gattoni
presso la Libreria Podavini-Castelli in via Roma 20, Desenzano del Garda


“Davanti a una persona che ha commesso un reato, nessuno psichiatra al mondo sa fino in fondo dove termina l’incapacità ‘di intendere e di volere’ – più che di intendere, sottolineo di volere – e  se c’è un barlume di consapevolezza del disvalore di un atto…
Sappiamo che non tutti i malati di mente, per fortuna, arrivano a compiere reati, ma solo quelli che soffrono di disturbi della personalità di base e che non sono curati con una terapia adeguata possono diventare pericolosi. Il volume narra di queste perdute umanità”.

La narrazione di un’esperienza unica, vissuta dallo psichiatra Tito Gattoni, a lungo operante presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, raccolta in un libro - Follia e criminalità (Brescia, Liberedizioni 2014), che ho curato personalmente. 
Nel testo convivono due anime, due temi che incutono ugualmente timore e sospetto, dentro i quali lo scrittore ci guida attraverso la sua personale sensibilità maturata a contatto con i pazienti e fra i corridoi dell’istituto, unico in Italia deputato alla cura della malattia mentale con soli operatori sanitari.
Il libro sarà presentato per la prima volta a Desenzano del Garda, città in cui l’autore vive, presso la Libreria Castelli-Podavini in via Roma 20, questo giovedì 18 dicembre alle 20.45 (ingresso libero, seguirà un piccolo rinfresco).
Nella prima parte il volume offre al lettore una panoramica della sua professione con una varietà di storie, selezionate tra i tanti casi umani e familiari incontrati nella realtà dell’ospedale psichiatrico giudiziario (opg), nella seconda parte l’autore approfondisce il dramma della malattia mentale nelle sue molteplici forme, gli aspetti sanitari, la difficile battaglia contro i pregiudizi della società moderna, la normativa attuale e l’incertezza del “dopo opg”. Una scrittura immediata, intessuta di vibranti emozioni che con semplicità conduce il lettore entro i meandri della sofferenza e della speranza. Il volume narra di queste perdute umanità.

Disegno in copertina di Emma Cian
Tito Gattoni, psichiatra, psicoterapeuta e criminologo, ha lavorato per oltre trent’anni in strutture psichiatriche sia civili che giudiziarie, anche come primario.  È autore di diverse pubblicazioni scientifiche da solo e con altri autori. Ha scritto articoli pubblicati su quotidiani della sua città natale, Potenza, su argomenti storici e culturali e da anni è promotore di una riforma della legge 180, insieme ad associazioni di famigliari di ammalati mentali. Ha frequentato numerosi corsi in ambito psicoterapeutico ed è relatore di conferenze su argomenti psichiatrici, psicologici e sociali. Docente al Master sulla Mediazione Familiare dell’Università Cattolica di Brescia, collabora con lo sportello “Spazio Donna” nel Comune di Desenzano del Garda, dove vive con la sua famiglia.


Follia e criminalità
Narrazione di uno psichiatra presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere.
di Tito Gattoni (a cura di Francesca Gardenato)
(Brescia, liberedizioni, 2014)
128 pagine - € 12,50

ISBN 978-88-98858-19-4


lunedì 15 dicembre 2014

Desenzano 2020, progetto di crescita per una città che guarda al futuro

Pronta e già distribuita. Nello scorso fine settimana è stata diffusa sul territorio comunale la pubblicazione natalizia dell’amministrazione civica “Desenzano 2020”, un titolo e un orizzonte temporale figlio di un progetto di rilancio e valorizzazione turistica della città di Desenzano del Garda
La rivista è stata pubblicata e curata graficamente da Publimax di Brescia, in formato 20,5 per 27,5 cm con 48 pagine a colori, stampata in 5mila copie e disponibile in comune e presso negozi, ristoranti, hotel e principali luoghi pubblici della città.

I contenuti sono a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Desenzano del Garda. Il pdf della pubblicazione è consultabile e scaricabile al seguente link:


“Desenzano 2020”: un titolo che si allaccia al Pgt e al “concorso di idee” lanciato dall’amministrazione comunale per raccogliere e condividere proposte sulla Desenzano futura, per confrontarle e valutarne la fattibilità cercando di coinvolgere in primis giovani architetti o ingegneri e progettare insieme la città del domani. Con questo numero unico l’amministrazione guidata da Rosa Leso coglie l’occasione per porgere gli auguri di buone feste ai cittadini e agli ospiti di Desenzano, facendo il punto sugli interventi già realizzati nei primi due anni e mezzo di attività e offrendo alla popolazione un panorama dettagliato dei progetti in cantiere per la seconda parte del mandato.
Un periodico di informazione per rendere partecipi i cittadini di servizi, attività culturali e turistiche, lavori pubblici e prossimi interventi, promuovendo le bellezze di Desenzano in vista del nuovo anno e dell’Expo. Ogni intervento è figlio di un progetto più ampio con cui questa amministrazione punta a far crescere l’immagine della città, nel pieno rispetto dell’ambiente e della sua naturale vocazione turistica.
«Con la pubblicazione “Desenzano 2020” – spiega il sindaco Rosa Leso – desidero rendere conto del percorso compiuto in questo periodo da me, dalla giunta e dalla maggioranza consiliare che ci sostiene, per la crescita e lo sviluppo della nostra città coniugando l’esiguità delle risorse economiche disponibili con le numerosissime e sempre più pressanti necessità del territorio. L’occuparci dell’oggi e delle sue continue emergenze sociali ed economiche, però, non deve farci trascurare i progetti futuri per la città all’interno di una visione complessiva di crescita e sviluppo che punta a far sì che Desenzano viva tutto l’anno attraverso la valorizzazione di tutte le sue eccellenze ambientali, storiche, culturali, imprenditoriali e associazionistiche, che sono il “nutrimento” della nostra comunità».

Per l’Ufficio Stampa del Comune di Desenzano d/G: 
Francesca Gardenato

giovedì 11 dicembre 2014

L'Ultima Luna, un film diverso per capire i giovani

Una serata tutta dedicata ai giovani per cercare di capire il loro mondo, le loro paure e i loro sogni. Domani sera a Lonato del Garda sarà proiettato in anteprima gardesana il film “L’Ultima Luna – Garda by night” prodotto da Garda Produzioni con la regia di Alberto Moroni.

L'ULTIMA LUNA - Garda by night
Venerdì 12 dicembre 2014 - ore 20.45 
Cinema Teatro Italia
via Antiche mura, 2 - Lonato del Garda (Bs)
ingresso libero - visione vietata ai minori di 14 anni

“Un film particolare, un film diverso, che nasce da un’esigenza: quella di analizzare il mondo appena entrato nel terzo millennio... Un film diverso specialmente per chi si aspetta il solito mix di azione e violenza, dove le immagini scorrono veloci e lasciano poco tempo al pensiero e all’analisi, perché appagati da effetti speciali, tanto esagerati quanto  esasperati”.
Così la critica definisce il nuovo film di Garda Produzioni, con la regia di Alberto Moroni e la sceneggiatura di Umberto Napolitano, girato in buona parte nel Comune di Lonato del Garda: “L’Ultima Luna - Garda by night”. 

L’evento è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune lonatese per sensibilizzare il pubblico sulle tematiche giovanili e prevenire i rischi della notte e dello sballo, un’ulteriore occasione per far riflettere i giovani sul valore della vita e sulle conseguenze dei loro gesti.
Il film, girato a Lonato e in altre località del basso Garda, conduce e coinvolge lo spettatore in “un viaggio crudo e reale nel mondo dei giovani, analizzandone disperazione e aspirazioni, debacle e sogni di riscatto, a margine di una società allo sbando”.
“L’Ultima Luna” ha avuto la collaborazione del Comune di Lonatohanno partecipato al progetto varie realtà del territorio: 
la Polizia locale, l’associazione Lonato Emergenza e la protezione civile, la Casa famiglia Rama.Dan di San Tomaso e la struttura ospedaliera “Madonna del Corlo” di Lonato. L’iniziativa ha il sostegno anche dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada.

Il pregio del regista gardesano Alberto Moroni è di aver sfruttato al massimo i pochi mezzi a disposizione e un cast con tanti esordienti, volutamente impacciati, perché reali e genuini, che interpretano e non recitano, per creare una miscellanea di storie vere e attualissime, dove Bene e Male si fronteggiano nell’ultima sfida che durerà  il tempo di una fase lunare.

La speranza, ha dichiarato il regista Alberto Moroni, «è che questo lavoro abbia un’azione educativa immediata sui più giovani e serva agli adulti per capire cosa significa il disagio giovanile. È un film ad alto impatto sociale, vietato ai minori di 14 anni perché tratta tematiche forti, quali l’abuso di droghe, alcol, gare clandestine, violenze e abbandono di minori, in un contesto sociale dove vige la legge del più forte. Vogliamo dimostrare che non tutte le porte della speranza sono completamente chiuse e che esiste sempre, per ognuno, la possibilità di risollevarsi e ricominciare».

«Alberto Moroni ci ha chiesto la collaborazione per questo film, che tratta di un argomento importante come il disagio giovanile nella nostra zona – commenta l’assessore alla Cultura Valerio Silvestri –. Un tema molto delicato e di attualità a cui sia l’Assessorato alla Cultura che quello ai Servizi sociali del nostro Comune hanno dedicato e dedicano attenzione ed energie, attraverso attività di prevenzione e progetti mirati. Ci auguriamo che questo film possa essere visto da molti, genitori e figli, e serva ad evitare le tragedie che le scene proposte nella finzione cinematografica mostrano».